lunedì 10 settembre 2007

Roberto Bernocco


L'autore:

Roberto Bernocco nasce nella Provincia di Cuneo, a Bra, nota per i suoi formaggi e le fiere enogastronomiche.Non si è mai spostato dalla sua terra, anche se la sua fantasia, ha sempre volato ben al di sopra dei cieli piemontesi.Lavora nel settore informatico da ormai quindici anni, e questo è il suo primo lavoro letterario.




Compagni di Viaggio:



Anno 2600: sul pianeta Terra sono riunite le più alte cariche religiose delle principali fedi diffuse nella Galassia conosciuta.Tra poco verrà ratificata una decisione storica: dopo aver finalmente sconfitto in un'epica battaglia le più potenti corporation industriali della Galassia i capi religiosi si uniranno in un'organizzazione permanente sotto la loro guida che avrà potere assoluto su tutto l'universo.Tale organizzazione prenderà il nome di Concilio delle Fedi.Nel frattempo, su una astronave prigione, in viaggio verso il bagno penale su Charon V, cinque sconfitti, cinque prigionieri, tentano un'improbabile fuga, per sfuggire al loro destino di morte.





1) Solitamente un autore di narrativa trae ispirazione da quello che vede intorno a sé o da quello che altri hanno visto, mentre a un autore di fantascienza è richiesta la capacità di proiettare quello che vede nel futuro. Ma spingersi nel futuro può essere anche il modo migliore di lottare per cambiare il presente?

Più che un modo per lottare, può essere uno strumento di denuncia di quello che la sensibilità dell’autore può percepire dalle piccole cose che avverte nel suo presente.
Nel mio caso alcune posizioni oltranziste, che negano il dialogo, tra i vari soggetti politici e religiosi di questi tempi, non mi lasciano ben sperare in un futuro di pace e di accettazione delle differenze etniche e culturali.
Dall’irrigidimento delle proprie posizioni non può che nascere il conflitto, magari ora solo verbale, ma in seguito verso ben più gravi conseguenze.

2) Fino a una decina di anni fa, le possibilità per un autore di noir o fantascienza italiano non andavano al di là di quelle del nostro paese di azzerare il debito pubblico. Ora la situazione mi sembra migliorata. Quanta strada ci resta ancora da fare?

Per quella che è la mia esperienza personale il genere noir è in una situazione migliore rispetto alla fantascienza tradizionale, sia in Italia che all’estero.
Mentre il primo genere sta riscoprendo nuovi autori e nuovi filoni, il secondo si sta come ‘appassendo’ ormai abbandonato da molti scrittori e autori.
Basta guardare in molte librerie dove lo scaffale di solito adibito al genere sci-fi ora è occupato per quasi la totalità da titoli fantasy, sull’onda lunga del successo della trilogia filmica di Tolkien.
Ora però, complice alcune nuove serie TV e alcuni progetti nostrani, tra cui il musical di Vasco Rossi derivato dal film Blade Runner, potrebbero nuovamente attirare l’attenzione su questo genere letterario spesso snobbato dagli italiani.

3) Il tuo libro si occupa di religioni. Ritieni che queste abbiano contribuito maggiormente a migliorare o a peggiorare il mondo. E tra trecento anni esisteranno ancora?

Io credo personalmente che le religioni siano una necessità dell’uomo, per dare un senso alla propria esistenza, fornendo valori, certezze e aspettative che vadano ben oltre la vita terrena.
Il problema non è nelle idee positive che promulgano, ma negli stessi uomini che spesso, ora come in passato, le hanno manipolate, come ogni altra ideologia politica o culturale, per raggiungere i proprio scopi, a discapito del prossimo e spesso in antitesi con gli stessi dettami religiosi promulgati.
Credo che, come in passato, ci sarà in futuro un ritorno a un diffuso senso del mistico e del religioso, che in questo periodo consumistico sembra svanire.
Rammento il periodo dell’impero romano, più legato alla vita terrena e il successivo medioevo, decisamente mistico e orientato verso al fede religiosa, come esempio di un possibile ribaltamento della situazione attuale.

4) Hai scelto di pubblicare il tuo romanzo tramite POD. Quali sono a tuo parere i pregi e i difetti più gravi del Print On Demand? E, dopo gli stravolgimenti che l’MP3 ha portato nel mondo della musica credi che tra una decina d’anni il POD avrà scardinato il sistema dell’editoria tradizionale o l’avrà solo intaccato?

E’ presto dare un giudizio su questo fenomeno, ma provo a riassumere il mio punto di vista.
Il pregio di questa soluzione è nella possibilità, anche a basso costo, di divulgare e far emergere chi magari non ha le possibilità economiche per diffondere un proprio lavoro editoriale.
Invece, a mio avviso il problema più grave che affligge questo strumento, almeno in Italia, è legato alla bassa diffusione del commercio elettronico e della poca confidenza, in generale che l’italiano medio ha nei confronti di internet.
Purtroppo non c’è ancora la cultura di cercare fuori dai soliti canali di distribuzione tradizionale, un libro, soprattutto se è di narrativa, confidando nella scelta che editori e librai forniscono.
Il sistema P.O.D potrà fare breccia nel mercato solo se riuscirà a avvicinarsi maggiormente al pubblico con operazioni mirate come ad esempio partecipare a fiere letterarie o ad eventi adatti alla divulgazione di sé e dei suoi autori.

5 ) Hai avuto grandi riscontri da parte dei media, incuriositi dal sistema di scrittura che hai usato per la stesura del romanzo. Credi, però, che questo abbia finito per distogliere, almeno in parte, l’attenzione dall’ottimo contenuto?

Direi di no, almeno per quei giornalisti che si sono soffermati anche sul contenuto e sulla storia e il progetto editoriale nel suo complesso (Gioco di Ruolo, fumetto, ecc.) Uno su tutti il giornalista della Gazzetta dello Sport, che ha fatto un ottimo articolo e che colgo l’occasione di ringraziare in questa sede.

6) Scrivere significa esporsi: da parte del lettore ti urta meno una critica pesante o un pesante silenzio?

Sicuramente mi da molto più fastidio la seconda opzione. Non permette di replicare ed approfondire i temi che ho trattato nel mio romanzo e sicuramente denota indifferenza, la peggior cosa che uno scrittore vuole per il proprio lavoro.
I temi che tratto non sono facili, e mi aspetto critiche, prese di posizione e anche il rifiuto di questo affresco del nostro futuro, cupo e pieno di odio.
Cerco di essere attento alle osservazioni che i lettori mi hanno rivolto finora, proprio perché lo vedo come un momento di confronto e di accrescimento personale.
Se dall’altra parte non scateno nulla, non otterrei il vero scopo di questo lavoro cioè suscitare emozioni e a questo punto non avrei nemmeno più voglia di continuare.
Fortunatamente però, non è così.


Sito Web:
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Email: info@faithempire.com
Storefront: http://stores.lulu.com/store.php?fAcctID=589967

Hanno scritto di me su:
http://www.faithempire.com/interview/it/falsepercezioni.blogspot_20070613.html http://www.faithempire.com/interview/it/Lulu_Gazette_20070619.htm
http://www.faithempire.com/interview/it/settebit_20070728.htm
http://www.faithempire.com/interview/it/yahoo_20070728.html
http://www.faithempire.com/interview/it/Gazzetta_dello_Sport_20070728.pdf http://www.faithempire.com/interview/it/Booksblog_it_20070729.htm

Interviste:Radio Montecarlo:http://www.faithempire.com/_sound/Ra...o_20070621.zip
W Radio Colombia (In spagnolo e Italiano)http://www.faithempire.com/_sound/WRadio_20070721.zip

1 commento:

Monica G. ha detto...

A quale indirizzo posso inviarti il comunicato stampa della pubblicazione del mio libro?